Tramite una lettera inviata all’ ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani ) l’ ENAC ha ribadito che soltanto i soggetti riconosciuti / autorizzati possono svolgere lavoro aereo, come ad esempio rilevamenti dell’amianto sui tetti, fotogrammetria, mappatura, riprese aeree e tutte le altre attività effettuate con i mezzi aerei a pilotaggio remoto.La comunicazione nasce dopo che l’ Ente è venuto a conoscenza della pratica diffusa da parte dei Comuni di assegnare lavori di rilevamento aerei ad aziende che non sono in regola con la normativa in vigore sui cosiddetti droni. In alcuni casi sono stati gli stessi uffici tecnici comunali a dotarsi di un drone e ad utilizzarli per effettuare monitoraggi vari.Nella comunicazione l’ ENAC sottolinea anche  ” l’impatto distorsivo sul mercato, a danno degli operatori che rispettano le regole, prodotto dalle pratiche commerciali messe in atto da operatori privi di qualsiasi autorizzazione ENAC. “
 
Curiosità, notare come anche l’ ENAC si sia arresa all’andazzo comune e inizi a chiamare Droni questi mezzi.